4 novembre 1850: annuncio della scoperta di Egeria, il terzo pianeta napoletano!

A soli 5 mesi circa dalla scoperta di Parthenope, secondo asteroide napoletano, ecco giungere la notizia di una terza scoperta planetaria fatta sotto i cieli di Napoli!

Ecco le parole del direttore interino dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte che ne annunciavano la scoperta al popolo borbonico, pubblicate sul Giornale ufficiale del Regno esattamente 170 anni fa:

Ancora una volta lo scopritore è Annibale de Gasparis, il matematico che in circa 18 mesi ha portato la capitale borbonica tra le patrie delle grandi scoperte astronomiche!

Con la scoperta di questo nuovo pianeta egli è diventato il secondo uomo al mondo ad aver scoperto TRE di quelli che erano ancora considerati “pianeti”! Era stato preceduto di qualche settimana dall’inglese Russel Hind con la scoperta di Victoria, l’asteroide che tra l’altro sfuggì al de Gasparis solamente per una decina di giorni!!!

Gli auguri ricevuti da John Herschel al momento della scoperta di Parthenope si sono insomma avverati in poco tempo: anche per lui ecco finalmente realizzarsi una triplice planetaria corona!

Questa volta però c’è qualcosa di diverso: mentre le prime due scoperte infatti sono venute fuori dal confronto del cielo stellato con le mappe stellari dell’Accademia di Berlino, per questa nuova scoperta sono state utilizzate alcune mappe stellari che Annibale de Gasparis stava costruendo di sua mano negli ultimi anni proprio per dare la caccia a nuovi piccoli pianeti! Un lento e noioso lavoro che ha portato finalmente i suoi grandi frutti!

Posizione di Egeria nel giorno della scoperta

Una volta confermato che il puntino in più visibile al telescopio fosse dotato di movimento e che quindi fosse un pianeta, è Annibale de Gasparis stesso ad annunciarne la scoperta ai grandi astronomi dell’epoca. Dalla studio della sua corripondenza ci restano infatti tracce di lettere inviate a Russel Hind, ad Arago e a C. H. Schumacher tutte datate 4 novembre 1850, le cui parole non dovevano essere molto diverse da quelle che indirizzò ad Angelo Secchi il giorno successivo!

Proprio in quei giorni era giunta da Roma una lettera indirizzata al direttore interino, nella quale il gesuita italiano chiedeva osservazioni più recenti dell’asteroide Victoria: non era infatti sicuro di essere riuscito ad osservarlo a causa della bassissima luminosità che lo faceva oramai confondere con

le molte stelluzze che non stanno nella carta di Berlino“.

A. Secchi a L. Del Re – 31 ottobre 1850

La scoperta del nuovo pianeta divenne quindi l’occasione giusta per rispondere personalemente al Secchi visto che lo stesso direttore, Leopoldo del Re, aveva chiesto proprio a de Gasparis di mettersi alla ricerca del terzo pianeta di Hind per accontentarlo. Era probabilmente la prima volta che Annibale de Gasparis scrisse al grande astronomo della Specola del Collegio Romano:

“Chiarissimo Signore Ho l’onore di parteciparle che nella sera del 2 9bre corrente, ho scoperto un nuovo pianeta. Simile ad una stellina di 9.10 è tuttavia abbastanza osservabile ai  fili del micrometro […] Il Signor Del Re ha ricevuto una lettera di V. S. nella quale si chiedevano ulteriori ragguagli nell’altro nuovo pianeta Vittoria. L’ultima mia oss.e rimonta ai 12 8bre, ma per farle favore lo cercherò nuovamente […]

A. de Gasparis ad A. Secchi 5 9bre 1850

Lettera che fu molto gradita a Roma, alla luce della parole di Angelo Secchi:

“Il giorno stesso che ricevetti la sua mi misi a cercare il suo terzo pianeta […] mi congratulo sommamente con lei della sua buona fortuna e gli auguro di superare il suo emolo cui già ha raggiunto con scoprirne un Quarto […] gloria che è riservata solo a chi con lunghi e penosi travagli si è disposto a tali trionfi” […]

A. Secchi a A. de Gapsaris 15 9bre 1850

E non doveva essere un dettaglio da poco se anche sul Giornale borbonico si volle raccontare che il nuovo pianeta napoletano fosse stato osservato anche da Roma:

Giornale del Regno delle Due Sicilie – 16 novembre 1850

Nella sua lettera Angelo Secchi concluse dicendo:

“La ringrazio delle ricerche che offre di fare per Vittoria, ma non vorrei che questo sturbasse il piano dei suoi gloriosi lavori”.

Ed infatti in quei giorni Vittoria non fu ritrovato a Napoli, proprio come lo stesso direttore ebbe poi modo di raccontare al Secchi:

“per quanta premura ed impegno si fosse adoperato principalmente dal de Gasparis […] da me assistito ancora di persona in più notti del passato novembre, non ci fu possibile ravvisar quello. […] Benvero se il de Gasparis medesimo non avesse avuta la grave cura di non più lasciarsi scappare la sua novella Egeria, forse ci sarebbe riuscito a ripescarlo”.

L. del Re ad Angelo Secchi – 25 dicembre 1850

Alle 4 lettere sopra citate bisognerebbe aggiungere plausibilmente l’esistenza di altre due lettere: una inviata a John Herschel, perché altrimenti sarebbe stranamente l’unica scoperta napoletana che de Gasparis non avrebbe comunicato all’illustre astronomo inglese; e l’altra inviata al francese Le Verrier, l’astronomo a cui concesse l’onore di scegliere il nome per il nuovo pianeta!

Dalle fonti dell’epoca sappiamo infatti che fu proprio lo scopritore di Nettuno ad appellarlo Egeria! Il loro studio però e le numerose lacune storiche che ancora restano, non lasciano compredere se la proposta sia stata fatta dopo o addirittura prima dell’avvenuta scoperta! Non solo infatti manca una lettera indirizzata a Le Verrier datata 4 o 5 novembre, ma in un’altra a lui indirizzata e scritta a distanza di un mese, Annibale de Gasparis, adottando il nome proposto, gli comunica “stranamente” anche le posizioni che il pianeta occupava nei giorni della scoperta, dati che avrebbe dovuto plausibilmente comunicare immediatamente:

“Signore adotto con entusiasmo il nome che ha proposto per il pianeta che ho scoperto. Voglia donare anche un simbolo”.

A. de Gasparis a Le Verrier – 1 dicembre 1850 – Ms 3711 pièce 51

Questo dettaglio che pare escludere l’esistenza di una lettera indirizzata al francese ai primi di novembre, pare tuttavia cozzare con le parole che il de Gasparis avrebbe scritto ad Hind e che furono riportate nel Monthly Notices della Royal Astronomical Society:

“Ho scritto al sign. Le Verrier per richiedergli il nome del pianeta ed assegnargli il suo simbolo. Lui ha scelto Egeria”.

Monthly XI – November 8 1850

Difficile dunque arrivare a conclusioni certe: pare si debba escludere comunque che Le Verrier abbia proposto questo nome prima della scoperta, ad esempio in una eventuale lettera di risposta a quella del 13 maggio 1850 in cui Annibale de Gasparis gli annunciava la scoperta di Parthenope, perché in questo caso avrebbe comunicato a tutti il nome scelto fin da subito, sottolineando che fosse stato appunto proposto da Le Verrier: insomma un po’ come si era verificato con J. Herschel al momento della scoperta di Parthenope.

A parte questo piccolo dettaglio oggi ancora poco chiaro, agli occhi del popolo borbonico il giovane astronomo abruzzese era in poco più di un anno diventato famoso in tutto il mondo! Non passerà molto tempo perché i suoi “gloriosi trionfi” come li aveva definiti Angelo Secchi, ricevessero importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali!

Cieli colorati!!!

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il Premio Lalande ed Egeria Ferdinandea

Questo articolo è parte di un grande racconto che parte da qui!

Si ringranziano

la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma
per la riproduzione e la pubblicazione delle immagini del Giornale;

la Bibliothèque de l’Institut de France per la riproduzione
e la pubblicazione della lettera a U. Le Verrier – Ms 3711 pièce 51
;

l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte per la pubblicazione della lettera di Angelo Secchi – Corrispondenza. De Gasparis. B. 1, f. 1

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