Venere PIENA e Galileo Galilei

Scatto del 20 aprile, ore 11 circa

Ecco come appariva nell’aprile del 2019 e di GIORNO, il pianeta VENERE a circa 95 ingrandimenti! Ed ecco invece come appariva agli stessi ingrandimenti solo qualche mese prima, 13 ottobre 2018:

Quando circa 400 anni fa, Galileo Galilei cominciò ad osservarlo al telescopio e si accorse di tali differenti caratteristiche, nascose la scoperta appena fatta in un anagramma inviato all’amico Giuliano de’ Medici, così da prendersi il tempo necessario per studiare la cosa e nello stesso tempo garantirsi il primato della scoperta:

Haec immatura a me iam frustra leguntur o y”, “Queste cose immature sono da me raccolte invano“, che ordinate nel modo giusto, dicevano:

“Cynthiae figuras aemulatur mater amorum”, cioè “la Madre dell’amore imita le figure di Cinzia”, la Luna.

Al tempo di Galileo in effetti la natura di questo pianeta non era ancora chiara, tanto che lo stesso Keplero, una volta conosciuta la scoperta, gli scrisse:

“A causa del gran fulgore di Venere, la ritenevo splendente di lume proprio, così che adesso vado riflettendo di quale superficie possa essere dotato questo globo”.

Tuttavia seppure per qualcuno fosse qualcosa di inaspettato che Venere potesse mostrarsi come la luna, a pensarci bene la vera novità che Galileo aveva rivelato fu che il ciclo di queste fasi non quadrava all’interno del Sistema Geocentrico Tolemaico!

In una concezione del cosmo infatti, con la Terra al centro e tutti gli altri corpi celesti che nel seguente ordine gli girino intorno – Luna, Mercurio, Venere e Sole – … non doveva essere strano “vedere” VENERE in FASE, proprio perché, essendo il Sole rispetto a Venere, più lontano dalla Terra, si doveva verificare il caso in cui fosse “dietro” al pianeta, così da farlo apparire dalla Terra a forma di luna!

Sistema Geocentrico Tolemaico

Teoricamente, non doveva essere impossibile neppure vederlo in fase PIENA, quando cioè, trovandosi esattamente dall’altra parte del Sole, all’opposizione, in PIENA NOTTE e a circa 180° dall’astro, doveva apparire dalla Terra pienamente illuminato.

Sistema Geocentrico Tolemaico

Ma mentre nella pratica capitava spesso di vedere Venere non lontana dal Sole, non accadeva mai di vederlo oltre i 47° dal suo disco, tanto da ereditare, tradizionalmente i nomi di Stella del Mattino o di Stella della Sera.

Dalla pratica quindi, nonostante il Sistema Geocentrico, si deduceva che Venere non si sarebbe MAI potuta vedere in FASE PIENA!

La Stella della Sera accanto a Giove – 1 Luglio 2015

Se la differenza delle sue dimensioni apparenti poteva essere giustificata ipotizzando un’orbita ellittica e non circolare, o con l’introduzione degli epicicli, che portavano il pianeta ad essere a volte più vicino e altre volte più lontano dalla Terra…

proprio come accade in queste settimane, Galileo non solo s’accorse che VENERE sapeva apparire PIENA, ma anche che ciò avveniva non quando fosse LONTANA dal Sole, ma al contrario proprio quando sembrava AVVICINARGLISI!

L’unica spiegazione possibile allora, visto che non era mai la Terra a trovarsi in mezzo all’astro e al pianeta, era che doveva essere il Sole quello a trovarsi in mezzo ai due pianeti, e quindi per deduzione, che VENERE girasse attorno al Sole e non attorno alla Terra, proprio come accade all’interno del Sistema Eliocentrico!!

Sistema Eliocentrico

Eppure, ciò che a lui sembrava così evidente, non fu ancora definitivamente certo, perché ancora incapace di escludere altre possibili spiegazioni: Tycho Brade, infatti, proponendo un Sistema Geocentrico, dove Mercurio e Venere giravano attorno al Sole e quest’ultimo con la sua piccole corte, attorno alla Terra…

Sistema Geocentrico di Tycho

… riuscì a salvare le apparenze di ciò che si vede osservando il cielo ad occhio nudo e al telescopio, pur tenendo ancora la Terra fissa al centro dell’Universo!

… quanta storia dientro un pallino bianco visto in PIENO GIORNO!

Cieli colorati!!!

2 commenti su “Venere PIENA e Galileo Galilei”

  1. Articolone! fatto con interesse e passione! SI VEDE ANCHE SENZA BINOCOLO! bravissimo, usero’ le nozioni qui descritte per il mio libro su Torino Esoterica! grazie mille

    Francesco S.

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