“Nessuno può osservare a lungo i cieli ad occhio nudo senza notare che il colore delle stelle principali non sia lo stesso, ma che molto sono bianche, o bianco bluastre, altre giallastre ed altre rosse”.
Edwin Dunkin, The Midnight Sky, 1869.
Alla luce di questi colori l’antico Fiume celeste, da molti identificato col Po, appare di una sfumatura azzurra così intensa da ricordare quella visibile nell’Oceano, il suo mitologico padre.
Numerosi sono pure gli astri gialli che sembrano riflettere la luce di quel Sole col quale il giovane Fetonte, prima di precipitare in queste acque, con l’intento di portarlo lungo l’eclittica, finì invece per scolvolgere il cielo stellato!
Il corso di questo Fiume va ben oltre il nostro orizzonte, per cui dalla nostra latitudine non riusciamo a vedere tutta le stelle della costellazione.
Gli astri azzurri e quelli gialli visibili sembrano concentrarsi in due punti precisi e riproducendo quasi la stessa forma, tanto che se questi colori fossero stati visibili ad occhio nudo, probabilmente le costellazioni che avrebbero disegnato sarebbero state differenti da quelle attuali!
Il gruppo degli azzurri posti ad Est ad esempio, avrebbero probabilmente disegnato un unico asterismo con tutti gli altri della stessa sfumatura oggi posti a Sud di Orione e a Nord della Lepre!
e quelli gialli invece, avrebbero disegnato chissà cosa con il resto della catena di astri gialli delle vicine costellazioni della Balena e dei Pesci!
Immagini scattate a stelle messe FUORI FUOCO
con uno smartphone all’oculare di un dobson da 18″
e a 285 ingrandimenti.
Qui la pagina dedicata alle Costellazioni a colori.