I Ghirigori delle stelle più luminose del cielo

Ecco il mosaico dei colori delle stelle più luminose visibili dalle latitudini italiane. Li ho ripresi volutamente SCUOTENDO il telescopio, perché come diceva il poeta Filippo Zamboni, in questo modo i colori stellari sembrano come se venissero fuori dal nulla!

CAPELLA, POLLUCE e ARTURO appaiono davvero ingiallite di fronte al rossore di ANTARES, BETELGEUSE e di ALDEBARAN; e PROCIONE e FOMALHAUT sono decisamente bianche rispetto alle tonalità bluastre di VEGA, SPICA e RIGEL.

Escludendo quelle IN-visibili dalle latitudini italiane, quelle qui visibili, sono – in ordine decrescente – tra le prime 20 stelle più luminose della volta celeste e sanno rappresentare tutte le classi spettrali più note.

Provando a mettere questi astri in ordine di classe spettrale, per la relazione stretta tra il colore e la temperatura superficiale delle stelle, ci si aspetterebbe di trovare una progressiva variazione cromatica dall’azzurro all’arancio.

Nell’angolo a sinistra la Classe Spettrale – a destra l’indice di colore B-V

Se questo è vero nella teoria, nella pratica i risultati sono meno perfetti. Queste sfumature infatti, oltre ad essere in relazione a parametri intrinseci della stella, come la temperatura superficiale, risentono pure di fattori estrinseci, quali l’altezza sull’orizzonte e la percezione dell’occhio umano.

Ad esempio, l’indice di colore di Betelgeuse ed Antares è quasi praticamente uguale; eppure la prima appare decisamente giallastra rispetto all’altra. Questo perché:

  • più gli astri sono bassi all’orizzonte, più arrossiscono per lo spessore dell’atmosfera;
  • più sono deboli, più la loro tonalità ci appare carica di colore; viceversa: più sono luminosi, più ai nostri occhi appaiono tendenti al bianco.

Lo stesso dicasi di Sirio e Vega.

A questi fattori bisogna aggiungere che gli astri sono stati ripresi in due notti diverse e in differenti stagioni, quindi in condizioni atmosferiche molto diverse, mentre i parametri fotografici sono gli stessi per tutti gli scatti e NON hanno subito alcuna elaborazione postuma per una maggiore oggettività (dobson 18″ Skywatcher – x95 – smartphone Huawei p30 Pro – ISO50 – 2s).

Mi riservo comunque di approfondire meglio in futuro i risultati di questa nuova tecnica.

Il mosaico è stato inaugurato sulla homepage di SpaceWeather il 18 novembre 2022, ed ha ricevuto numerose condivisioni social.

Con la sua pubblicazione ho voluto inaugurare ufficialmente i nuovi scatti che mi accingo a fare!

Se infatti con la tecnica della sfocatura ho ripreso i colori delle stelle luminose, con quella della danza delle stelle o delle stelle scosse, mi dedicherò soprattutto a quelle deboli e visibili quasi esclusivamente al telescopio.

Astri che ho cominciato a selezionare circa 10 anni fa e che ho raccolto tutte in un unico grande elenco che ho chiamato Albero delle Stelle, l’elenco delle stelle più colorate del cielo!

Ora pian piano comincerò a fotografarle agitandole nell’oculare per riprendere la loro sfumatura. Si tratta di stelle doppie, binarie e tripletti stellari, dalle coloratissime tonalità e che dopo numerosissi dubbi e proposte, ho deciso di chiamare Ghirigori!

Ecco i Ghirigori del Cefeo pubblicati per la prima volta sulla rivista Coelum

ed ecco quelli del Boote, della Corona Boreale, dell’Ofiuco e della Chioma di Berenice.

Mosaico premiato il 12 agosto 2023 dalla NASA come APOD!

Qui ulteriori dettagli.

Cieli colorati!

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