Le 12 costellazioni zodiacali come le 12 Fatiche di Ercole: una sublime allegoria.

Ritrovamento della versione italiana di una mappa del cielo della fine del XVIII secolo in cui Ercole è identificato col Sole.

La mappa ritrovata. Gentile concessione della Biblioteca Civica di Trieste.

Premessa

Il mese scorso, mentre lavoravo alla stesura del cielo-del-mese per Edu-INAF, ho deciso di dedicare la passeggiata tra le stelle di giugno a quelle costellazioni che raccontano il mito di Ercole e delle sue dodici mitologiche Fatiche: il Leone, l’Idra, il Cancro e il Dragone, rispettivamente la prima, la seconda e l’undicesima Fatica.

Essendo anche il mese del solstizio estivo, ho voluto cercare qualcosa che accomunasse Ercole ed il Sole.

Eracle rivestito di pelliccia di leone, con arco e clava in un dèinos – Kýlix attica – Musei Vaticani – Circa 480 a. C. Dettaglio.

E così, oltre a qualche aneddoto di tradizione greca, è venuto fuori qualcosa che pur avendo notato, non avevo mai approfondito.

La sublime allegoria

E cioé che secondo molti commentatori antichi nella tradizione egizia e fenicia Ercole era letteralmente identificato col Sole; e che le 12 Fatiche che il fortissimo eroe dovette affrontare, altro non sarebbero che le 12 costellazioni zodiacali in cui il Sole si trova a transitare durante l’anno.

Al Sole si diede il nome d’Ercole e si descrisse il suo cammino attraverso dei dodici segni per mezzo della finzione delle dodici fatiche che gli furono comandate.

Citazione di Porfirio presente nel Dizionario di ogni antichità, 1820.

Questi fatti, lungi dall’essere una semplice finzione letteraria, risalirebbero a migliaia di anni fa, quando a causa delle precessione degli equinozi, diversamente da oggi, il Sole raggiungeva il solstizio d’estate proprio nella costellazione del Leone.

Ricostruzione con Stellarium. All’epoca il solstizio estivo avveniva intorno alla metà di luglio.

Per cui la pelliccia del leone di Nemea con cui Ercole è tradizionalmente rappresentato quale simbolo della sua prima vittoria, altro non sarebbe che la costellazione che coronava il Sole proprio durante il solstizio; e quella scalata fino alla costellazione del Leone, la più alta del cielo che all’epoca avrebbe affrontato e che segnava l’inizio del suo cammino annuale, sarebbe diventata la Prima Fatica di Ercole appunto, affrontata e vinta!

Dettaglio con il Leone quale Prima Fatica e sede del solstizio d’estate

L’inaspettato ritrovamento

Questa sublime allegoria che porta ad identificare Ercole con il Sole è descritta più dettagliatamente nel Dizionario d’ogni mitologia e antichità incominciato da Girolamo Pozzoli sulle tracce del Dizionario della favola di Fr. Noel, continuato ed ampliato dal prof. Felice Romani e dal Dr. Antonio Peracchi del 1820, leggibile qui da pagina 177 e da pagina 289.

Lemma dedicato alle Fatiche di Ercole con la descrizione della mappa.

Ma la fonte principale a cui gli stessi autori del dizionario si rifanno è l’Origine de tous les cultes, ou religion universelle del 1795 di Charles François Dupuis, in cui l’autore, proprio per sintetizzare quella tradizione egiziana, incise, tra le tante, anche una mappa in cui le 12 costellazioni dello zodiaco coincidevano con le rispettive Fatiche di Ercole, visibile qui

Disponiamo il quadro dei soggetti dei dodici canti paragonato con le costellazioni che presedevano ai dodici mesi in modo da convincere il nostro lettore che il poema delle dodici fatiche non è altro che un Calendario sacro, abbellito di tutto il meraviglioso di cui l’allegoria e la poesia fecero uso in quei secoli remoti, per dare alle loro favole l’anima e la vita.

Compendio dell’origine di tutti i culti, opera di Dupuis, prima tradizione italiana, 1861, pagg. 150-151
Clicca sull’immagine per trovare la traduzione italiana del 1861. Immagine tratta da atlascoelestis.com

Ed è a questo punto che è venuta fuori la sorpresa: andando infatti a confrontare le varie fonti, mi sono accorto che gli autori del dizionario non hanno pubblicato una “semplice” copia della mappa di Dupuis, ma incaricarono l’incisore A. Rivelanti di farne una “uguale” ed in lingua italiana.

Dettaglio con la firma dell’autore

Una versione incisa 25 anni dopo quella di Dupuis, ma che a quanto pare è passata silente per oltre due secoli di storia tanto da essere sconosciuta anche agli amatori delle carte astronomiche di oggi.

E ora che è venuta fuori, sarà pubblicata nella minuziosa e straordinaria collezione di atlanti e mappe del cielo di Felice Stoppa ATLAS COELESTIS, dove insieme a lui mi divertirò a rintracciare i piccoli dettagli che la differenziano dall’opera di Dupuis.

I tratti con cui gli antichi hanno dipinto Ercole convergono tutti al Sole, nonché rappresentato con testa leonida […] e che i greci hanno preferito rappresentare come principe rivestito da pelle di leone

Dizionario di ogni antichità, 1820.

Cieli colorati.

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