Proprio come accade quando si infilano le mani in un sacchetto di coriandoli per lanciarli in alto a motivo di festa e i vari dischetti colorati frenati dalla gravità e dall’attrito dell’aria, seguendo direzioni diverse, cominciano a svolazzare verso il basso fino a raggiungere una posizione tutta propria sul suolo. E una volta lì, immobili, ecco improvvisamente vederli immortalare un’aquila che vola in picchiata ed una bilancia con i suoi piatti in equilibrio. Ecco le sembianze di una croce che ricordano quelle di un cigno ad ali spiegate! E più in là, la forma di un aquilone che prendendo vita, assomiglia ad un delfino, che in compagnia di una sottile volpe e di una piccola lucertola, guizza verso il cielo nel tentativo di afferrare la freccia volante che stranamente passa proprio da quelle parti!
Ecco insomma a cosa assomiglia il cielo stellato: ad un insieme di belle forme colorate, ad un puzzle oramai eterno di immagini variegate che la nostra ricerca di senso, giocando nei secoli, ha inventato ed immortalato, rivestendo di ordine quello che semplicemente era e resta un disordinato frutto del caso!
A dirla come Galileo, diversamente da come ce la immaginiamo, la bellezza non sempre coincide con l’armonia delle parti! In alcuni casi infatti la disarmonia sembra decisamente più ricca di infiniti dettagli! Ed il cielo stellato ne è una grandissima prova!
Ecco allora una visione d’insieme delle sfumature dei circa 130 astri fino alla magnitudine +5 che popolano questo famosissimo spicchio di cielo, spogliato questa volta di ogni linea tradizionale e di ogni tentativo di “mettere ordine” a qualcosa già bello da sé, lasciando così trapelare meglio il loro originario sapore di mistero!
Il Triangolo stellare disegnato ogni estate in prima sera da Vega, Deneb ed Altair, rispettivamente le stelle più luminose della Lira, del Cigno e dell’Aquila, è più precisamente un asterismo, un’immagine della volta celeste cioè che travalicando i confini delle 88 costellazioni catalogate dall’Unione Astronomica Internazionale, appartiene comunque al linguaggio comune e alla tradizione popolare proprio come avviene con le comuni costellazioni.
L’azzurro domina il tutto: non solo per il colore della luminosissima Vega, quinta stella più brillante del firmamento, ma anche perché circa la metà degli astri qui visibili, mostra proprio questa sfumatura!
Subito dopo c’è il giallo, che nelle sue varie gradiazioni, è rappresentato da circa 1/4 del numero totale delle stelle! Davvero pochi invece sono gli astri che mostrano sfumature ranciate; ed ancora meno sono quelli bianchi, che pur essendo rari in tutta la volta celeste, hanno qui un bellissimo esempio nella luminosissima Altair.
Tra le stelle più luminose, l’astro più intensamente giallo sembra essere delta1 lirae, posto dal caso poco a Sud di Vega, seguito da 5 lacertae e da 30 cygni: tre stelle accompagnate a pochi primi di distanza da una compagna di colore azzurro visibile al telescopio, con cui diventa ancora più facile e bello osservare il contrastro cromatico che costruiscono insieme!
Le stelle più rosse invece sono le debolissime carbon stars che sembrano fare compagnia ai due giganti azzurri dell’asterismo, T lyrae e V cygni , seguite dalla stellina rossastra visibile nelle doppia 70 ophiuchi e da un’altra manciata di variabili al carbonio che brillano già da tempo nell’Albero delle Stelle; tutte purtroppo visibili solo attraverso un telescopio.
Quasi al centro del Triangolo Estivo brilla Albireo, la stella doppia colorata più bella del cielo!
Ma non è di certo l’unica! Troviamo ad esempio 61 cygni, 70 ophiuchi, gamma delphini, 95 herculis ed Alya; e le coppie prospettiche 30 e 31, omega1 ed omega2 cygni, delta1 e delta2, Aladfar e theta della Lira: una bella manciata insomma di astri dai bellissimi contrastri cromatici da osservare già con un piccolo telescopio.
Immagini scattate a stelle messe FUORI FUOCO
con uno smartphone all’oculare di un dobson da 18″
e a 285 ingrandimenti.
Qui la pagina dedicata alle Costellazioni a colori.
Cieli colorati!!!