6 agosto 1851: la scoperta di Eunomia, il quinto asteroide napoletano

A poco più di due mesi dalla scoperta di Irene, l’asteroide rinvenuto il 23 maggio a Napoli e il 19 maggio a Londra, ecco un nuovo pianeta scoperto da Annibale de Gasparis sotto i cieli di Napoli! Un piccolo riscatto che lo portò ad essere – almeno per un po’ di mesi – il primo uomo al mondo ad aver scoperto 5 nuovi mondi!

Ecco le parole apparse sul Giornale del Regno che ne annunciavano la scoperta al popolo borbonico!

La scoperta di questo pianeta è avvenuta nel giorno stesso in cui ad Annibale de Gasparis, semplice astronomo alunno dell’Osservatorio Astronomico di Napoli, fu affidata la cattedra di Astronomia all’Università …

e quando all’Accademia delle Scienze di Napoli ancora si sentiva l’eco delle onorificenze internazionali egli aveva ricevuto e che ora, alla luce della ulteriore scoperta, sembravano ancora di più meritate:

Atti della Accademia Pontaniana per l’anno 1851

Come per le scoperte precedenti, oltre ad informare il popolo del Regno attraverso questo articolo, la notizia fu comunicata dallo scopritore stesso attraverso alcune lettere inviate ai colleghi sparsi per l’Europa. Questa volta però prima di farlo, pare abbia preferito aspettare qualche giorno in più, probabilmente per verificare che il nuovo astro non fosse stato già scoperto da qualcun’altro come era accaduto due mesi prima con Irene:

Chiarissimo Signore, Prendo la penna onde annunziare a lei prima d’ogni altro, la scoperta da me fatta nella sera de’ 29 prossimo corrente Luglio, di un altro nuovo pianeta. A lei che con tanta abilità ha saputo subito osservare in cielo i precedenti. L’apparenza dell’attuale è di quella di una bella stellina di 9, tuttoché abbia già da molti giorni passato per l’opposiz.[…] È com’ella vede in una posizione assai sfavorevole ad essere osservato nel Nord dell’Europa. Questa circostanza unita all’altra della sua elongazione, già abbastanza grande, deve esserci da sprone ad osservarlo con maggior cura.

A. de Gasparis ad Angelo Secchi, 4 agosto 1851- APUG 13, 188

Dallo studio della corrispondenza di Annibale de Gasparis sappiamo che nello stesso giorno scriverà le stesse parole anche a Trettennero a Roma, ad Arago a Parigi e a Petersen, i quali potevano così pubblicare la notizia sulle loro rispettive riviste astronomiche.

Posizione di Eunomia al momento della scoperta

In quello stesso giornò scrisse pure al direttore della Specola di Modena, Giuseppe Bianchi, colui che aveva suggerito di chiamare il nuovo asteroide – poi divenuto Irene – con il nome Proserpina:

Per ciò che riguarda il nome dell’attuale nuovo pianeta nulla posso dirvi per ora, perché fa d’uopo attender prima per vedere se vi fosse scoperta anteriore. Dopo ciò, posto che io sia stato il primo a scoprirlo, mi trovo già d’aver supplicato Sua Maestà (fin dalla scoperta dell’altro pianeta Irene) d’imporre un nome.

A. de Gasparis ad G. Bianchi, 4 agosto 1851
Su concessione del Ministero della Cultura – Gallerie Estensi – Biblioteca Estense Universitaria – Carteggio Bianchi, b. 3,fasc.67, c.1.

Nei giorni immediatamente successivi alla scoperta del quarto asteroide insomma, Annibale de Gasparis, non potendo immaginare che lo stesso pianeta potesse essere scoperto anche altrove quasi contemporaneamente, non solo comunicò a tutti la sua scoperta ma fin da subito aveva anche invitato il sovrano borbonico a proporre un nome per il nuovo astro.

Una volta appresa la notizia che lo stesso asteroide era stato visto a Londra 3 giorni prima che a Napoli, non si deve pensare che abbia perso il primato della scoperta! Si può piuttosto parlare di un primato condiviso, perché così fu sempre considerato sia da lui che dallo scopritore inglese, Russell Hind.

I complimenti ricevuti dai colleghi quindi avevano ancora ragion d’essere; ma il nome che il sovrano aveva scelto/o che stava per scegliere era in attesa di una nuova scoperta che ORA si era realizzata!

Credit https://twitter.com/astro_librarian/status/1278032550359896064

Nell’Archivio storico di Napoli sono ancora conservati gli atti formali attraverso i quali questo nome venne ufficialmente assegnato. Il sovrano l’avrebbe scelto da una lista di nomi personalmente fornitagli da Annibale de Gasparis come ci lasciano intendere le parole del direttore della Specola:

M’assicura il Prof.re de Gasparis che avendo avuto l’onore di umiliare a S. M. il Re N. S. una lista di varii nomi da darsi al 5° asteroide da lui scoperto, siasi scelto quello di Eunomia. Io mi reco debito di sottoporlo all’E. V. rimanendo in attenzione degli ordini che vorrà darmi sul proposito

Leopoldo del Re al Ministro Segretario di Stato degli Affari Ecclesiastici e della Istituzione Pubblica, Napoli 18 settembre 1851

Questioni burocratiche che il sovrano e il de Gasparis avevano non solo cominciato ma anche già risolto personalmente ed in modo privato: il consiglio di stato in cui il nome fu ufficialmente approvato si era tenuto infatti l’8 ottobre 1851!

Eppure già il 15 settembre, Annibale de Gasparis aveva scritto a John Herschel il nome del’asteroide; probabilmente – allora- proprio dopo il confronto con sua maestà:

Ho l’onore di comunicarle gli elementi del nuovo pianeta del 29 luglio […] Ho proposto di chiamare Eunomia il nuovo pianeta, avente per simbolo un cuore sormontato da una stella. Spero, Signore,che voi e gli altri astronomi, accettiate l’uno e l’altro.

A. de Gasparis a J. Herschel
HS_8_45b

Intanto l’astronomo Rumker, calcolando e studiando gli elementi dell’orbita del nuovo asteroide, arrivò a definire Eunomia “il più bello degli asteroidi”! Infatti:

A. de Gasparis, Elementi dell’orbita ellitticadelpianeta scoperto al29 luglio 1851

A questo punto non macava che comunicare questi dettagli anche al popolo di Napoli! Ecco allora le parole pubblicate sul Giornale del Regno il 16 ottobre 1851:

Con la scoperta di Eunomia, la città di Napoli, grazie al suo cacciatore di pianeti Annibale de Gasparis, era diventata in poco più di due anni, il centro del mondo in campo di scoperte astronomiche!

E le sorprese non erano affatte finite perché pure il XVI asteroide sarà nuovamente scoperto da lui, a Napoli, a distanza di pochi mesi!

Articolo successivo: 23 marzo 1852 La scoperta di Psyche, il sesto asteroide napoletano

Questo articolo è parte di un grande racconto che parte da qui!

Si ringraziano

la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma
per la riproduzione e la pubblicazione delle immagini del Giornale;

The Royal Society per la riproduzione e la pubblicazione
delle immagini delle lettere tratte dal John Herschel database
;

Gallerie Estensi – Biblioteca Estense Universitaria per la riproduzione e la pubblicazione dell’immagine della lettera di Giuseppe Bianchi.

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