R Leonis: la stella più rossa della costellazione del Leone

Foglie di acero giapponese – Collezione di Alessandro Biagioli – autunno 2017

Tra le luminose stelle azzurre visibili in prima sera nella costellazione del Leone, brilla una delle più famose stelle variabili del cielo!

Insieme a Mira e a η Cygni, R Leonis passando dalla magn. +11,3 a +4.4 in un periodo di circa 312 giorni, è infatti una di quelle rarissime stelle capaci di apparire e scomparire nel cielo stellato già solamente ad occhio nudo!

La stella è una variabile di tipo Mira dall’intenso colore arancio ed è sicuramente la stella più tendente al “rosso” dell’intera costellazione!

R leonis brilla non lontano da Regolo

Le sue sfumature non percepibili ad occhio nudo, diventano però molto evidenti già attraverso un piccolo strumento!!

Curva di luce della stella – dati AAVSO

Come avviene già per Mira e per tante altre carbon stars, questo forte salto di luminosità si traduce anche in un forte salto cromatico, che trasforma l’ARANCIONE vivo visibile nelle fasi di massimo in un ROSSO ranciato visibili in quelle di minimo.

Cambiamenti cromatici in R Leonis

Ciò che rende ancora più affascinante ed imperdibile l’osservazione di quest’astro è che a circa 10 e 30 primi di distanza è accompagnato da due stelle alquanto luminose, 19 e 18 Leonis rispettivamente dalle sfumature AZZURRE e GIALLE, assieme alle quali forma un bellissimo tripletto di stelle colorate, uno dei più belli e luminosi, sicuramente, dell’intera volta celeste!

Collage di tre scatti – dobson 18″ – x285 – ISO800

Ecco come già un semplice smartphone riesce ad immortalare le loro sfumature quando messe fuori fuoco!!

Cieli colorati!!!

2 commenti su “R Leonis: la stella più rossa della costellazione del Leone”

  1. ¿Por qué algunas estrellas fuera de foco muestran una forma de dona y otras no. Se ven totalmente llenas?

    1. Hello Roberto. All the out-of-focus stars you see here are donut-shaped because they were photographed through a Newtonian telescope. The central black part is the shadow of the secondary mirror. However, it is visible only in very bright stars because the faint ones were only slightly out of focus, otherwise they would not had been visible enought.

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