Forti cambiamenti cromatici nella carbon star W Orionis

I cambiamenti cromatici di W Orionis – acero della collezione di Alessandro Biogioli

Negli ultimi giorni sono rimasto enormemente impressionato da quanto notato nella più luminosa delle variabili al carbonio della costellazione di Orione: W Orionis!

L’instabilità intrinseca osservabile nelle stelle variabili al carbonio, le famose stelle più rosse del cielo, si ripercuote, come sappiamo, oltre che sulla loro luminosità, anche sulle loro sfumature cromatiche, tanto che nelle fasi di minimo, pur se meno luminose queste stelle appaiono più intensamente rosse, e viceversa nelle fasi di massimo appaiono meno intensamente rosse.

W Ori – dicembre 2019 – smartphone + dobson 18″ – x285

Il denso strato di carbonio che avvolge la superficie di questi astri infatti, riesce a colorare di sfumature rossastre la luce che l’attraversa, così da apparire tanto più rosse quanto più è spesso lo strato che le circonda.

W, 10, 8 e 5 Orionis – gennaio 2021

Sono numerose le carbon stars di cui si riesce, nel tempo, a notare visualmente questo lieve cambiamento cromatico, come in R Lep, S Cep, V Hya. Fra esse però W Ori sembra distinguersi enormemente perché pare addirittura cambiare totalmente colore, proprio come avviene con la stella Mira!

Gia tre anni fa riosservandola dopo molti mesi, fui molto sorpreso per le sfumature
intensamente rossastre che mostrava. Precedentemente infatti, non l’avevo neppure annotata all’interno dell’Albero delle stelle perché la sua colorazione non era particolarmente intensa.

Ecco dove cercarla

Ma in questo periodo la stella appare così ingiallita da poterla definire addirittura di colore giallo-oro: ha infatti completamente perso ogni sfumatura rossastra che aiuterebbe a definirla almeno oro-rosso come UU Aur!

Così gialla insomma che una volta puntata pensavo di aver sbagliato oggetto!

I colori sono ovviamente indicativi

Questo notevole salto cromatico, ad una prima occhiata, non sembra correlato ad un altrettanto salto di luminosità: i dati AAVSO parlano infatti di una variazione che va solamente da +5.5 a +6.9 magnitudini!

Poeticamente W Orionis non solo riproduce le sfumature colorate visibili nelle foglie autunnali, ma addrittura arriva a ripresentare la loro stessa capacità di cambiare colore!

Non resta allora che continuare a seguire quest’astro annotando magnitudine e colorazione per qualche anno, così da verificare con più osservazioni quanto detto finora.

Cieli colorati!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *