COSTELLAZIONI a COLORI: Bilancia e Scorpione

“Appuntate l’occhiale in quella plaga del cielo apparentemente più povera di stelle […] Fatelo tremolare in tutti i versi. Ecco […] un’apparizione di mille stelle che tacevano […] manifestando i loro colori, o la loro bianchiezza. […] Così comincia lassù […] una danza di stelle con fasce a colori.

Filippo Zamboni, Il fonografo e le stelle e la visione del Paradiso di Dante, 1900.

Che tripudio di colori in questo famosissimo spicchio di cosmo! Quella visibile nel cielo è una delle bilance più preziose che si possa immaginare! Le bellissime sfumature delle sue stelle, come rivelano ancora oggi i significati dei nomi di questi astri, appatenevano un tempo alle antiche chele dello Scorpione, incastonato in questa zona di cielo per essere il più lontano possibile dal suo mitologico antagonista, Orione.

Bellissimi dettagli accomunano i due mitologici nemici: le arancioni sfumature di Antares nel cuore dello Scorpione che rievocano quelle di Ares, Marte, sembrano infatti riprodurre quasi fedelmente quelle visibili in Betelgeuse nella spalla di Orione!

Antares appare “più rossa” perché più bassa all’orizzonte

Questi due giganti del cielo, i più “rossi” tra quelli dalle sfumature visibili già ad occhio nudo, sono entrambi nei “pressi” di numerosi astri azzurri, rispettivamente la Cintura di Orione e l’Arco stellare dello Scorpione.

Non solo quindi l’arancione, ma anche l’azzurro accomuna di due mitologici nemici posti agli antipodi della volta celeste.

Non poteva essere un caso che tanti astri luminosi e azzurri fossero tra loro così “vicini” solo prospetticamente! Ed infatti tutti quelli nella Testa dello Scorpione, assieme ad alcuni altri posti ai limiti della costellazione dell’Ofiuco, appartengono alla cosiddetta Associazione di Antares, il gruppo di stelle di classe O e B più vicino al Sole e parte di una più vasta Associazione Stellare che dallo Scorpione si estende fino al Centauro!

Antares tra i giganti azzurri dello Scorpione e dell’Ofiuco

Un vasto ammasso di astri insomma, nato dalla stessa nube cosmica, ricco di stelle caldissime, giovanissime e azzurrissime, e “stranamente” arricchito dall’arancionissima Antares, immenso astro decisamente più freddo e più vecchio di tutti gli altri!

Lo stesso vale per quasi tutti gli astri azzurri in Orione: appartengono all’Associazione Orion OB, di cui però Betelgeuse non fa parte!

Tutti dettagli che NON conoscevo ma che sono apparsi subito lampati dopo una semplice occhiata d’insieme sulla distribuzione di questi colori.

Come abbiamo letto nell’introduzione Filippo Zamboni si divertiva ad ammirare i colori delle stelle scuotendo velocemente il binocolo, facendo così disegnare agli astri osservati, linee continue e parallele tutte colorate che egli definiva poeticamente una danza delle stelle!

Ma dalle immagini di queste costellazioni appare evidente che se il binocolo scosso aiuta ad evidenziare i colori delle stelle, l’atmosfera terrestre, che inevitablmente si unisce al GIOCO nell’osservazione dei colori stellari, non solo ne influenza ma talvolta ne altera completamente la vera tonalità!

Shaula

Tutti i colori degli astri più bassi in questa immagine infatti sono fortemente artefatti, perché venuti fuori dall’interazione dello spesso strato di atmosfera che la loro luce deve attraversare prima di arrivare ai nostri occhi!

La coda dello Scorpione con gli ammassi M6 ed M7 ripresi col metodo Zamboni – Huawei p30 – 1″ 1/2 – ISO1600

Ed ecco allora sfumature violacee, verdastre e rossastre, talvolta visibili nello stesso astro, che finiscono per celare il “vero” colore delle stelle, come quello delle tre alla base della coda dello Scorpione, che per la loro classe spettrale non dovrebbero assolutamente raggiungere il rossore di Antares, figuriamoci se superarlo!

Effetti dell’atmosfera sui colori delle stelle

Effetti della rifrazione che finiscono per contrassegnare, ad una data latitudine, il limite da non oltrepassare per l’osservazione dei colori stellari! Limite, in questo caso più che supertato a causa della bassa declinazione di queste stelle.

Vari scatti di Shaula

Ma che ora, con l’aiuto degli occhi di un poeta come lo Zamboni, più che un ostacolo, sembra diventare paradossalmente, un potenziale metodo per fare dell’osservazione del cielo un carnevale celeste!

Immagini scattate a stelle messe FUORI FUOCO,
con uno smartphone all’oculare di un dobson da 18″
a 285 ingrandimenti.

Qui la pagina dedicata alle Costellazioni a colori.

Cieli colorati!!!

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